Il SENTIERO ALIMURGICO, a cura dal Collettivo MANGIAFIORI, è un percorso in natura per imparare a riconoscere le piante selvatiche commestibili
Il SENTIERO ALIMURGICO a cura del Collettivo MANGIAFIORI è un’azione del progetto VERDE VIVENTE, promosso dall’Associazione Mastronauta in collaborazione con l’Associazione Dragolago e il Comune di Ameno con il sostegno di Fondazione Cariplo
L’alimurgia è la scienza che riconosce l'utilità di cibarsi di determinate piante selvatiche commestibili: per promuovere la conoscenza e l’utilizzo di queste piante il collettivo MANGIAFIORI ha realizzato il Sentiero alimurgico che si snoda all’interno dell’anello azzurro del Quadrifoglio di Ameno.
Lungo i 3 km del percorso si incontrano i cartelli identificativi di dodici piante selvatiche commestibili, selezionate insieme al botanico Roberto Della Vedova tra le numerose specie presenti sul territorio per facilità di riconoscimento, versatilità culinaria e diffusa presenza.
Su ogni cartello è presente un’illustrazione della pianta - realizzata da Carlo Valsesia - e vengono riportate le informazioni principali che la riguardano: il nome comune e scientifico e il periodo di raccolta delle sue componenti. Tramite QR Code è inoltre possibile accedere a contenuti di approfondimento - quali habitat, caratteristiche botaniche, uso in cucina e possibili errori di riconoscimento - a cura Di Eleonora Matarrese, La Cuoca Selvatica,
I cartelli del Sentiero alimurgico sono vivi e abitati: sul retro ospitano infatti dei bees hotel, casette in grado di accogliere diverse specie di api solitarie e altri insetti pronubi, impollinatori cruciali ma poco conosciuti.
Punto di partenza del sentiero è il parcheggio sterrato di fronte al Ristorante Monte Oro ad Ameno.
Il primo cartello riporta la mappa del percorso e le regole per una raccolta responsabile. Per non depauperare la flora locale la raccolta delle piante non deve effettuarsi in modo indiscriminato, l’invito è di intendere il sentiero come laboratorio in cui affinare le proprie capacità di riconoscimento. Ognuno potrà poi sperimentare anche altrove la pratica di raccolta.
Il collettivo MANGIAFIORI è formato da Ginevra Iuliano, Kim Forni, Martina Valsesia e Daniele Giunta. Promuove la pratica della raccolta e trasformazione di erbe spontanee quale azione quotidiana che dà forma all’abitare di un territorio, pratica di self-reliance che passa attraverso la consapevolezza del luogo di cui si è parte. La raccolta di piante spontanee è porta d’accesso al territorio. Offrono nutrimento, cura e cultura. Ci nutriamo del paesaggio, per poterne divenire parte in maniera più profonda e autentica.
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